Un deludente NO a strade nazionali efficienti

24.11.2024

L’Automobile Club Svizzero (ACS) esprime grande delusione per il fatto che la maggio-ranza degli elettori svizzeri abbia respinto il «Decreto federale sulla fase di potenzia-mento 2023 delle strade nazionali», dicendo di fatto no ai sei progetti pronti per la costruzione volti a eliminare i colli di bottiglia nelle agglomerazioni di Basilea, Berna, nel-la regione Ginevra-Losanna, Sciaffusa e San Gallo. Ciò impedisce di garantire il mantenimento di una rete stradale nazionale efficiente e funzionale.

L’ACS ha sostenuto fin dall’inizio, già durante i preparativi per i dibattiti parlamentari, il pacchetto di investimenti 2023 proposto dal Consiglio federale come parte del Programma di Sviluppo Strategico (PROSTRA). Anche durante la campagna referendaria, in collaborazione con le sue 19 sezioni, ha svolto un ruolo attivo all’interno del comitato favorevole e si è impegnato su tutti i livelli per ottenere l’approvazione dei progetti di eliminazione dei colli di bottiglia pianificati dalla Confederazione. È quindi ancora più deluso dal fatto che il popolo svizzero non abbia riconosciuto l’importanza e la portata di questi interventi e li abbia respinti.

Votazione decisiva
Con la crescita della popolazione e dell'economia, anche il numero di utenti della strada continua ad aumentare. Per garantire il nostro benessere e un’economia funzionante, è fondamentale che la rete delle strade nazionali rimanga efficiente anche in futuro. Proprio per questo l’esito di questa votazione era di grande importanza. Tuttavia, il popolo svizzero ha purtroppo deciso di opporsi alla risoluzione degli attuali colli di bottiglia.

La decisione assume un peso ancora maggiore se si considera che circa il 40% del traffico passeggeri e oltre il 70% del traffico merci si svolgono su appena il 3% della rete stradale, rappresentato dalle strade nazionali. Inoltre, la maggior parte degli automobilisti utilizza l'autostrada per spostamenti regionali, contribuendo così a ridurre il traffico di attraversamento nelle città e nelle agglomerazioni. Le conseguenze a lungo termine di questo "no" al voto per le località già sovraccariche si vedranno con il tempo.

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