In Svizzera, la fine dell'estate si annuncia sotto il sole, con temperature a volte ancora molto elevate. In quest’ottica, temporali locali e forti precipitazioni possono creare problemi al traffico. Sulle strade bagnate dalla pioggia, l'aquaplaning è un rischio concreto. I nostri esperti spiegano come ridurre il rischio di aquaplaning prima ancora di mettersi alla guida e come reagire in modo appropriato quando gli pneumatici iniziano a galleggiare.
Quando grosse quantità di pioggia cadono in tempi da record, quando le strade sono allagate e il livello dell'acqua sulla carreggiata aumenta rapidamente, la minaccia si chiama aquaplaning. Particolarmente pericolosi sono i solchi in cui l'acqua può raggiungere diversi centimetri. L'aquaplaning è un rischio concreto da prendere sul serio. Se c'è molta acqua sulla strada e un veicolo viaggia a una velocità inadeguata, l'acqua non si scarica abbastanza velocemente dagli pneumatici. Questi ultimi cominciano a galleggiare e a perdere aderenza sulla strada. Si tratta di una situazione di guida molto critica, all’origine di molti incidenti.
Un buon profilo degli pneumatici favorisce lo scarico dell’acqua. Affinché gli pneumatici non perdano la loro aderenza sulla strada, l’acqua dev’essere assorbita e drenata dalle scanalature del profilo. Più un profilo è marcato, migliore è la tenuta di strada dello pneumatico. Un profilo a V o un profilo asimmetrico, con larghe scanalature sui fianchi, consente inoltre un deflusso laterale dell’acqua.
Un’altra condizione favorevole all’aquaplaning: pneumatici non gonfiati a sufficienza, con una superficie di contatto più ampia rendono più difficile scaricare l’acqua. D'altro canto, una pressione troppo elevata degli pneumatici causa un’abrasione irregolare e la perdita di aderenza al suolo.
Quando la strada è bagnata, diminuite la velocità e aumentate la distanza dal veicolo che vi precede. Evitate movimenti bruschi al volante e usate con abilità i pedali dell'acceleratore e del freno. Guardate la strada con attenzione per riuscire a individuare gli schizzi d’acqua provocati dalle automobili davanti a voi e tendete l’orecchio per sentire se c’è qualche fruscio sotto il vostro veicolo. Sono i campanelli d’allarme che anticipano il rischio dell’aquaplaning.
Se gli pneumatici iniziano a galleggiare e il veicolo perde di aderenza, il guidatore deve evitare di sterzare o di frenare. Bisogna piuttosto attivare la frizione e passare alla modalità in folle per rallentare lentamente il veicolo.
Testo deg / Foto zVg