Il traffico congestionato fa parte, anche da noi, della normalità. Già oggi, in Svizzera, gli automobilisti fanno più di 20mila ore di coda l’anno. Purtroppo, la situazione, con l’aumento costante dei veicoli, non accenna a migliorare. Al contrario. La Confederazione prevede che, senza l’adozione di contromisure, entro il 2040 il 20 per cento della rete nazionale sarà regolarmente congestionato. Certamente, non una bella prospettiva!
La buona notizia è che il Consiglio federale intende eliminare i problemi di capacità. A tal fine vuole investire, entro il 2030, in diverse tappe, circa 13,5 miliardi di franchi nell’ampliamento delle strade nazionali. Il potenziamento interesserà, in particolare, gli agglomerati urbani. Saranno realizzati interventi urgenti e in fase progettuale avanzata in tutte le regioni del Paese. L’ACS prende atto con soddisfazione di questo programma di miglioramento, presentato a metà gennaio dalla Consigliera federale Doris Leuthard, e lo sostiene.
Dal nostro punto di vista è ora essenziale che, nell’ambito della procedura di consultazione, i Cantoni considerino il piano di sviluppo da un punto di vista complessivo e non privilegino, per interessi localistici, altri progetti. Ciò andrebbe a scapito dell’intero programma d’ampliamento ritardandone l’attuazione a tempo indeterminato. Ancora una volta a subirne le conseguenze sarebbero gli automobilisti.
Per l’ACS è altresì rassicurante il fatto che, nell’ambito della sua presentazione, il Consiglio federale abbia anche annunciato di aver chiesto formalmente al Parlamento un credito di 2.084 miliardi di franchi per il risanamento della galleria autostradale del San Gottardo. Si tratta di una parte del credito d’impegno per i prossimi quattro anni. Questa somma deve essere utilizzata da un lato per il risanamento del tunnel esistente e dall’altro per la costruzione di una seconda canna, come deciso dal popolo nel febbraio del 2016. Si tratta di un primo, importante, passo. Dal canto nostro, come ACS, ci impegneremo per una realizzazione entro tempi brevi.
Un’altra notizia positiva, di cui l’ACS prende volentieri atto, è il differimento a non prima del 2024 (inizialmente si parlava del 2020) dell’aumento sull’imposta relativa agli oli minerali. Un incremento di 4 centesimi al litro, previsto nel quadro della costituzione del FOSTRA. La misura è stata decisa nonostante l’ampliamento della rete, annunciato dal Consiglio federale fino al 2030 per un importo di 13,5 miliardi di franchi, avvenga proprio tramite il Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA) recentemente istituito.
Thomas Hurter
Presidente centrale
Automobile Club Svizzero