L’ACS respinge sia l'iniziativa per i ghiacciai che il
controprogetto del Consiglio federale per i seguenti motivi:
- Ci opponiamo
all’inserimento nella legge di un divieto sui carburanti e combustibili
fossili, come invece richiesto dall’iniziativa. A nostro avviso, un divieto
generale sui combustibili fossili non è appropriato: da un lato, va garantita
la diversità tecnologica; dall’altro, non esistono (ancora) combustibili alternativi
in grado di soddisfare le esigenze di carburante della nostra popolazione e
della nostra economia.
- Accogliamo con favore
la decisione del Consiglio federale di opporsi a questa iniziativa e al divieto
generale sui combustibili fossili nel suo controprogetto.
- Tuttavia, riteniamo
che il controprogetto sia troppo vicino al testo dell’iniziativa e per questo
non possiamo sostenerlo. Anche se più moderato rispetto all’iniziativa
originale, il controprogetto mira ugualmente a inserire nella costituzione un
obiettivo vincolante e potenzialmente irraggiungibile.
- L’iniziativa e il
controprogetto non propongono misure per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Non indicano nemmeno come verrà attuato il finanziamento delle misure
necessarie.
- È fondamentale
garantire sia il nostro benessere che i nostri posti di lavoro. La
sostenibilità va inoltre rispettata in tutte e tre le dimensioni: ecologica,
economica e sociale. Pensiamo che né l’iniziativa, né il controprogetto possano
garantirlo.
L’ACS approva la presente proposta di adattamento del codice della
strada, ma desidera
sottolineare i seguenti punti:
Guida autonoma: - Sosteniamo la guida autonoma e siamo a favore della sua promozione e del
suo sviluppo tecnico.
- A nostro avviso, la
guida autonoma è possibile solo in presenza di un’infrastruttura corrispondente
e performante. Per noi la tecnologia 5G è quindi indispensabile.
Adeguamento delle
misure di “Via Sicura”:
- L‘ACS approva la nuova modifica dell’articolo sui reati di guida spericolata,
per il quale i giudici avranno una maggiore discrezionalità nel valutare le
circostanze.
- L’ACS accoglie con favore questo accorgimento anche nel caso di rivalsa da
parte degli assicuratori di responsabilità civile auto, in quanto elimina la disparità
di trattamento delle cause di incidenti. Poiché l’obbligo di regresso sarà
sostituito da un diritto di regresso, gli assicuratori di responsabilità civile
auto manterranno la possibilità di esercitarlo quando lo riterranno necessario.
- L’ACS appoggia inoltre la rinuncia ad introdurre etilometri blocca-motore e
scatole nere.
Gestione più
flessibile del divieto di corse automobilistiche in circuito chiuso:
- L’ACS approva questa
misura più flessibile, in quanto lo sport motoristico è un pilastro
fondamentale dello sviluppo tecnologico dei vari sistemi di propulsione e di
automatizzazione. Ecco perché si dovrebbero proporre anche in Svizzera delle
possibilità integrative per implementare e testare sul campo gli ultimi
sviluppi tecnologici.
L’ACS respinge questo postulato per i seguenti motivi:
-
L’introduzione generalizzata di un limite di
velocità massima a 30 o 40 km/h nelle aree urbane renderebbe obsoleta
l’attuale gerarchia.
- Le corsie di transito servono a mantenere il
traffico scorrevole e, soprattutto, ad attraversare le città nel modo più
veloce e diretto possibile. Non esiste una ragione evidente per abolire il
limite di velocità di 50 km/h su queste strade.
- Se gli utenti della strada non possono viaggiare più
velocemente sulle strade di transito rispetto alle strade secondarie, l’esperienza
dimostra che il traffico di aggiramento andrà a svilupparsi nelle aree
residenziali.
- Questo traffico di aggiramento andrà a gravare
ulteriormente sulle aree residenziali. L’effetto delle zone a 30 km/h,
introdotte sotto la premessa della protezione dal rumore, diventerebbe quindi
inefficace.
- Allo stesso tempo, il trasporto pubblico (autobus e
tram) ne sarebbe rallentato, portando ad un maggiore utilizzo di veicoli
privati e ad un ulteriore aumento dei costi per gli utenti del trasporto
pubblico.
- Considerata la crescente diffusione dei veicoli
elettrici, l’introduzione di un limite di velocità come misura di
riduzione del rumore non trova riscontro.
- Un limite di velocità generalizzato
di 30 km/h non contribuisce a migliorare la sicurezza stradale, al contrario: già
ora è possibile vedere i ciclisti superare le automobili nelle zone di 30 km/h.
L’ACS respinge
questa mozione per i seguenti motivi:
- Alla luce delle misure
adottate in precedenza dalla Confederazione, come le severe norme sulle
emissioni di CO 2 per i nuovi veicoli, la preferenza per i veicoli a
basse emissioni e la promozione degli spostamenti a piedi e in bicicletta,
riteniamo che il traffico motorizzato individuale sia già stato
sufficientemente responsabilizzato e che non siano necessarie ulteriori misure.
- Le richieste della
mozione non tengono conto del contributo del MIV con le ingenti imposte
applicate alla benzina e al diesel.
- In generale, tutte le
modalità di trasporto dovrebbero godere dello stesso trattamento. Dev’essere
inoltre garantita una trasparenza dei costi per tutte le modalità di trasporto,
cosa che purtroppo oggi non avviene.
Non ci sono altri argomenti in corso sui quali l’ACS desidera prendere
una posizione.