L’ACS respinge questo
postulato per i seguenti motivi:
- Sono già in corso
degli studi commissionati dall’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) per
identificare le diverse forme di polveri sottili in relazione alle
microplastiche.
- Sono inoltre già stati
condotti diversi studi sull’argomento, i cui risultati e conclusioni sono stati
pubblicati.
-
Alla luce degli sforzi
esistenti e in corso, oltre che del gran numero di pubblicazioni già rese note,
non riteniamo siano necessari ulteriori studi che andrebbero a generare solo
costi aggiuntivi senza giungere a nuove conclusioni.
L’ACS respinge la mozione per i seguenti motivi:
- La mozione richiede
esplicitamente l’introduzione di un limite di velocità di 30 km/h in tutte le
città e i comuni. Tuttavia, nel 2001 la stragrande maggioranza dell’elettorato
svizzero ha respinto l’iniziativa popolare “Per una maggiore sicurezza nelle
città attraverso una velocità massima di 30 km/h con eccezioni (Strada per
tutti)” e ha chiaramente rifiutato l’introduzione generalizzata di zone a 30
km/h. Tuttavia, la presente mozione mira a semplificare l’introduzione del
limite di velocità di 30 km/h. A nostro avviso, va contro la volontà popolare.
- In Parlamento sono già
state avanzate ampie richieste politiche. La conseguenza sarebbe quella di
rendere più facile per le città e i comuni introdurre arbitrariamente in tutto
il Paese un limite di velocità di 30 km/h, andando a smantellare l’attuale
gerarchia stradale. L’ACS ritiene quindi importante opporsi subito in questo
senso.
- Anche se gli utenti
della strada non viaggiano più velocemente sulle strade di transito rispetto
alla rete stradale extraurbana, l’esperienza ha tuttavia dimostrato che nelle
aree residenziali va a formarsi del traffico di aggiramento.
- Questo traffico di
aggiramento comporta un ulteriore problema per le aree residenziali. L'effetto
delle zone a 30 km/h introdotte in queste aree con il pretesto della protezione
dal rumore diventa obsoleto.
- Allo stesso tempo, il
flusso del trasporto pubblico (autobus e tram) viene rallentato, portando all’utilizzo
di veicoli aggiuntivi e quindi un ulteriore aumento dei costi per gli utenti
del trasporto pubblico.
- Alla luce del
crescente numero di veicoli elettrici, l’introduzione di zone a 30 km/h come
misura di protezione dal rumore non è più pertinente.
-
L’introduzione
generalizzata di zone a 30 km/h non migliora la sicurezza stradale, al
contrario: i ciclisti superano già le auto nelle zone a 30 km/h.
L’ACS respinge la mozione per i seguenti motivi:
- Ci impegniamo a favore
della diversità tecnologica e ci opponiamo a un divieto statale su alcune forme
di propulsione.
- Il regolamento è di
fatto un divieto sulla tecnologia e soffocherebbe l’innovazione e lo sviluppo
di carburanti alternativi, come i carburanti sintetici. L’integrazione di
combustibili sintetici diventerebbe quindi impossibile.
- Gli utenti devono
essere liberi di scegliere la forma di propulsione di un nuovo veicolo. Lo
Stato non dovrebbe interferire su questo processo decisionale.
- Una simile
disposizione legale porta a delle ingiustizie. Ad esempio, gli affittuari (e
quindi la maggior parte della nostra popolazione) che non hanno la possibilità
di decidere autonomamente sulle infrastrutture del loro condominio (ad esempio
le stazioni di ricarica elettrica) non potranno più acquistare un nuovo veicolo
a partire dal 2025.
- Oggi, la quota di
veicoli a propulsione alternativa di nuova immatricolazione è già del 50%. Tale
regolamento non è quindi necessario. Inoltre, il risultato sarebbe un minor
numero di nuove immatricolazioni di veicoli a basse emissioni, in quanto molti
consumatori terrebbero più a lungo il loro vecchio veicolo o lo sostituirebbero
con un’auto usata a combustibile fossile.
- Poiché la Svizzera non
produce automobili, non abbiamo alcuna influenza sulla tecnologia delle auto
costruite con i vari tipi di propulsione.
Non ci sono questioni in materia di politica dei trasporti su cui l’ACS desidera
prendere posizione.