09.09.2022
Presa di posizione dell' Automobile Club Svizzeor
Lettera a:
Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti,
dell’energia e delle comunicazioni (DATEC)
Palazzo federale nord
3003 Berna
Invio per email a: info@are.admin.ch
Gent.ma Consigliera federale Sommaruga,
Gentili Signore, gentili Signori,
Vi ringraziamo per l’invito alla consultazione sul decreto federale relativo ai crediti d’impegno a
partire dal 2024 per contributi destinati a misure del programma Traffico d’agglomerato.
Constatazioni generali:
Con questo decreto, il Consiglio federale intende contribuire alle infrastrutture di trasporto negli agglomerati con un credito d’impegno di 1,3 milioni di franchi, un’idea che condividiamo in linea di principio. Tuttavia, non possiamo accettare che il Consiglio federale investa un terzo dei fondi nel trasporto pubblico e un terzo nella mobilità dolce, mentre il trasporto individuale motorizzato (TIM) è destinato a ricevere solo il 10% dei fondi. Riteniamo inoltre deplorabile che non sia previsto alcun sostegno per le più importanti strade di circonvallazione.
Dal punto di vista dell’Automobile Club Svizzero, è inoltre inaccettabile che la Confederazione
sostenga progetti che mirano a limitare o eliminare del tutto la capacità stradale. In questo
modo, le necessità del TIM negli agglomerati si trovano ad essere accantonate – soprattutto
quando i relativi contributi federali vengono finanziati al 100% dal TIM. L’ACS ritiene che il
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progetto non tenga conto della necessità di migliorare il flusso del traffico negli agglomerati.
Riteniamo che la priorità debba essere data ai progetti che supportano il flusso del traffico
TIM come, ad esempio, i progetti delle tangenziali cantonali.
Osservazioni su diversi punti
Progetti TIM:
L’ACS teme che questo decreto federale presenti progetti sotto la voce “TIM” che mirano a rimuovere corsie o ridurre l’accesso alla strada per il TIM, anziché migliorare il flusso del traffico
individuale motorizzato e aumentarne la capacità. L’obiettivo dei programmi di agglomerazione è quello di aumentare la capacità di tutte le modalità di trasporto. Pertanto, dal nostro
punto di vista, non possiamo finanziare progetti che riducono la capacità stradale piuttosto
che aumentarla. Non è nemmeno accettabile che si eliminino i parcheggi a favore dello sviluppo di infrastrutture per la mobilità dolce, soprattutto perché gli utenti della mobilità dolce
non contribuiscono in alcun modo all’infrastruttura stradale.
Multimodalità:
Con dispiacere, l’ACS nota che sono state selezionate come interfacce multimodali quasi esclusivamente le stazioni ferroviarie. Si tratta quindi di una selezione molto unilaterale. Con nostro grande disappunto, queste interfacce non solo sono difficili da raggiungere in auto, ma
non sono nemmeno situate all’ingresso dell’agglomerato urbano, proprio dove di solito si verificano gli ingorghi. Siamo stupiti dal fatto che non siano previsti progetti multimodali che mirino a collegare il trasporto individuale motorizzato direttamente a tram, autobus o biciclette.
A nostro avviso, la promozione della multimodalità richiede la creazione di hub multimodali
nelle periferie degli agglomerati urbani.
Osservazioni finali
Per i motivi sopracitati, l’ACS non può sostenere il progetto nella sua forma attuale. A nostro
avviso, è necessario un riequilibrio delle sovvenzioni federali per migliorare il flusso del traffico negli agglomerati. Per noi è inaccettabile che le esigenze del traffico individuale motorizzato siano escluse dai programmi di agglomerazione.
Vi ringraziamo in anticipo per l'attenzione e per aver preso in considerazione la nostra posizione in merito