Presa di posizione dell’Automobile Club Svizzero ACS
Lettera a:
Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti,
dell’energia e delle comunicazioni DATEC
Bundeshaus Nord
3003 Berna
Invio elettronico: signalisationsverordnung@astra.admin.ch
Gent.ma Consigliera
federale Sommaruga,
Gentili
Signore, gentili Signori,
Vi ringraziamo per l'invito
alla consultazione sulla “Revisione parziale dell’ordinanza sulla segnaletica
stradale, procedura semplificata per l'introduzione delle zone 30 e il nuovo
simbolo per il car pooling”, oltre che per l’opportunità di inoltrarvi le
nostre opinioni.
Come membro di routesuisse,
l’ACS ne sostiene la posizione riguardo alla presente consultazione. I seguenti
punti ricoprono una particolare importanza nell’interesse dei nostri soci.
Desideriamo pertanto evidenziarli qui di seguito:
Osservazioni generali
L’ACS respinge tutti gli articoli della
presente revisione parziale dell’ordinanza sulla sicurezza stradale. Nel 2001,
l’elettorato svizzero ha chiaramente rifiutato l'introduzione generale di
limiti a 30 km/h, respingendo l’iniziativa popolare “Per una maggior sicurezza
stradale grazie alla velocità massima dei 30 km/h nelle località, con eccezioni
(Strade per tutti)”. Il Consiglio federale mira tuttavia a semplificare
ulteriormente l’introduzione del limite di velocità a 30 km/h, cosa che, a
nostro avviso, va contro la volontà popolare.
Procedura semplificata
per l’introduzione di zone con limite di 30 km/h
L’ACS respinge la
procedura semplificata per l’introduzione di zone con limite di 30 km/h per i
seguenti motivi:
- Permetterà alle città e
ai comuni di introdurre arbitrariamente delle zone a 30 km/h in tutto il loro
territorio. Come già ricordato poco sopra, questo va chiaramente contro la
volontà popolare.
- L'introduzione generale
di un limite di velocità di 30 o 40 km/h nell’area urbana renderebbe obsoleta l’attuale
gerarchia stradale.
- Se gli utenti
della strada non sono in grado di viaggiare più velocemente sulle strade di
transito rispetto alle strade secondarie, l’esperienza dimostra che il traffico
di aggiramento andrà a svilupparsi nelle aree residenziali.
- Questo traffico
di aggiramento andrà a gravare ulteriormente sulle aree residenziali. L’effetto
delle zone a 30 km/h, introdotte sotto la premessa della protezione dal rumore,
diventerebbe quindi inefficace.
- Allo stesso tempo, il
trasporto pubblico (autobus e tram) ne verrà rallentato, il che porterà all’utilizzo
di veicoli aggiuntivi e quindi a un ulteriore aumento dei costi per gli utenti
del trasporto pubblico.
-
Considerata
la crescente diffusione dei veicoli elettrici, l’introduzione di un limite
di velocità come misura di riduzione del rumore non trova alcun riscontro.
-
Il limite
di velocità generalizzato di 30 km/h non contribuisce a migliorare la
sicurezza stradale, al contrario: già ora è possibile vedere i ciclisti
superare le automobili nelle zone di 30 km/h.
Car pooling
nel traffico stradale e in sosta
In linea generale, l’ACS
accoglie con favore le misure per migliorare il flusso stradale, ma ritiene che
debbano essere utili e dimostrare di essere in grado di soddisfare tale obiettivo.
Respingiamo quindi la proposta per i seguenti motivi:
- La rimozione di una corsia andrebbe generalmente evitata, perché ostacola
il flusso stradale.
- Il car pooling nasce con il presupposto di migliorare il flusso del
traffico. Purtroppo in questo caso vale il contrario. Se una corsia viene messa
a disposizione esclusiva del car pooling, questo andrà a discapito degli altri
utenti della strada, vale a dire la stragrande maggioranza. Riducendo la
capacità stradale, il traffico sarà ulteriormente congestionato.
- Sarà difficile effettuare dei controlli sul car pooling e questo
incoraggerà gli abusi. Questo si può già notare all’estero, dove sono riservate
delle corsie speciali per il carpooling.
- Dal nostro punto di vista, gli argomenti relativi al car pooling nei
cantoni di Ginevra e del Ticino presentati dal Consiglio federale non sono
pertinenti. I test preliminari effettuati in entrambi i cantoni non mostrano risultati
evidenti Dubitiamo pertanto che le misure previste possano tradursi in un
aumento del car pooling.
- L'ACS rifiuta anche la proposta di riservare un certo
numero di parcheggi per i veicoli di car pooling. Non è accettabile limitare
ulteriormente i posti auto a disposizione degli utenti e un numero sufficiente
di parcheggi viene già occupato dai veicoli elettrici (per le stazioni di
ricarica sul suolo pubblico).
Troverete la nostra posizione sulle questioni di cui
sopra anche nel questionario compilato in allegato alla presente lettera.
Vi ringraziamo anticipatamente per la vostra attenzione e
per aver preso in considerazione la nostra posizione.