È considerato uno degli eventi a cui ogni appassionato di automobili deve partecipare almeno una volta nella vita. E a giusta ragione. Ecco tutto quello che c’è da sapere su Goodwood Festival of speed.
Basta una breve e a tratti anche distratta passeggiata il mattino presto del giovedì attraverso l’area che ospita il Goodwood Festival of speed per comprendere il motivo per cui, nel corso degli anni, questa sia diventata una di quelle manifestazioni a cui ogni appassionato di automobili dovrebbe partecipare almeno una volta nella vita. Appena entrati l’impressione è quella di trovarsi in una sorta di salone dell’auto a cielo aperto, che di per sé non rappresenta nulla di particolarmente entusiasmante. Certo: qui, quasi ogni costruttore di auto sportive (ma non solo) ha un suo stand, il che fa certamente comprendere che all’evento viene data particolarmente importanza dalle case automobilistiche. Le infrastrutture, tuttavia, restano relativamente modeste e ben integrate con i numerosi food truck e i rivenditori di pezzi di ricambio per vetture storiche e memorabilia di ogni genere.
Oltrepassata la striscia di asfalto della celebre “Hillclimb” ci si addentra nel paddock, ed è lì che si capisce la vera essenza del Festival of speed. Perché non importa se sei il reparto Motorsport di BMW o un semplice possessore privato di una vettura da corsa: qui i “box” hanno le stesse dimensioni e la stessa struttura per tutti, conferendo un sapore autentico dato dal fatto che i meccanici del costruttore bavarese mettono a punto la BMW 2002 TiK guidata dal Principe Leopoldo di Baviera sotto gli occhi di tutti, senza particolari filtri o distanze. E anche le stesse celebrità (del motorsport e non), presenti ogni anno in centinaia al Festival of Speed, sembrano essere particolarmente rilassate quando si trovano tra i paddock.
Paddock che è un vero e proprio museo a cielo aperto, con oltre 600 automobili esposte: provate a immaginare una qualsiasi tra le più iconiche vetture, in particolare da competizione, ed è molto probabile che qui avrete l’opportunità di vederla dal vivo.
Nato nel 1993 su iniziativa di Charles Gordon-Lennox, Duca di Richmond, l’evento si tiene ogni estate presso la sua storica tenuta di Goodwood House nel West Sussex, Inghilterra, la cui superficie si estende per 49 chilometri quadrati e comprende – tra le altre cose – anche un campo d’aviazione. Ovviamente la superficie dedicata al Festival of speed, sebbene estesa, è più limitata e sviluppata a ridosso degli 1,86 chilometri della celebre Hillclimb lungo la quale vetture di ogni epoca (da quelle d’anteguerra fino alle più moderne vetture da corsa schierate alla 24 ore di Le Mans) si sfidano nello scalare la “collina” di Goodwood (le virgolette sono d’obbligo in quanto il dislivello è di appena 100 metri).
Ed è proprio qui che buona parte delle vetture che avete precedentemente visto nel paddock sfrecceranno nel corso della giornata. Un vero spettacolo per occhi e orecchie, un’opportunità più che unica per vedere, non solo posteggiate ma anche in movimento, alcune tra le più leggendarie auto del pianeta. Il tutto in un ambiente informale che permette di assaporare l’evento da vicino, attirando nel corso dei 4 giorni dell’evento oltre 200'000 visitatori.
Testo: Benjiamin Abertalli
Immagini: PA Media