È già stato detto e scritto molto
sulle conseguenze delle restrizioni causate dal coronavirus e implementate tra
metà marzo e metà maggio. Tra l’altro, secondo uno studio del Politecnico di
Zurigo, si ritiene che il traffico stradale sia calato di circa il 50% e
diversi conteggi sulla circolazione lungo le strade nazionali hanno evidenziato
una riduzione del traffico compresa tra il 35% e l’80%. Nessuno ha ancora ricordato
la perdita relativa in termini d’imposte non riscosse. Secondo alcuni studi, la
diminuzione del traffico può aver portato ad un calo delle vendite di
carburante pari al 50-70%. Dalle imposte sul carburante deriva un gettito
fiscale di circa 4,5 miliardi di franchi l’anno, vale a dire circa 375 milioni
al mese. Questi fondi servono a finanziare il Fondo per le strade nazionali e
il traffico d’agglomerato, il finanziamento speciale del traffico stradale, il
Fondo per le infrastrutture ferroviarie (FInFer), la cassa generale della
Confederazione e vari sussidi a favore dei Cantoni. Se la vendita del carburante
genera minori introiti, l’afflusso di denaro nelle aree sopracitate diminuirà.
Ma più in concreto, cosa significa questa
tendenza per il Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato
FOSTRA? Se le risorse del fondo dovessero scendere sotto il limite di 500
milioni di franchi, la base giuridica del FOSTRA prevede un meccanismo
automatico di aumento delle imposte. A causa di un minor gettito fiscale sulla
vendita del carburante dovuto alla crisi, si corre il rischio di un aumento
anticipato della sovrattassa sugli oli minerali. Considerata però l’attuale
situazione, un aumento del prezzo del carburante darebbe un ulteriore colpo ad
un’economia già malconcia. D’altro canto, il finanziamento delle infrastrutture
è fondamentale per la ripresa economica. I progetti e i fondi per le strade
nazionali e i programmi di agglomerazione, approvati dal Parlamento nel 2019, svolgono
infatti un ruolo di primaria importanza, e la realizzazione rapida o immediata
di questi progetti darebbe in importante sostegno all’economia. È quindi fondamentale
analizzare le conseguenze della crisi e accelerare i progetti infrastrutturali
già ratificati dal Parlamento, ovvero adottare delle misure per sviluppare l’attuazione
di questi progetti di costruzione stradale.
Partendo da questi argomenti, mi sono posto le seguenti domande – che dovrà porsi anche il dipartimento dei trasporti competente:
Per ottenere una risposta a queste
domande importanti nel più breve tempo possibile, ho presentato un’istanza durante
la sessione straordinaria di maggio. Attendiamo quindi delle risposte dal
DATEC.
Autore: Thomas Hurter